sigarette,-ancora-nuovi-rincari
Finanza

Sigarette, ancora nuovi rincari

Ancora nuovi rincari per le sigarette: mantenere questo vizio per gli italiani sta diventando sempre più costoso. E al netto delle conseguenze sulla salute è forse ora di chiedersi se valga davvero la pena.

Prezzi più alti delle sigarette

Dall’8 febbraio chi fuma marchi come Winston, Benson, Camel e altri marchi legati ai sigari deve pagare un prezzo più alto per il proprio acquisto. Un rincaro di sigarette e di altri prodotti a base di tabacco che è possibile riscontrare sulla tabella dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane.

Si tratta di un ulteriore aumento rispetto a quello avvenuto lo scorso 23 gennaio. Per fare un esempio se si vogliono comprare delle Winston, Red, Blu o Silver, bisogna pagare 5,50 euro. Se si vuole invece un pacchetto di Camel White o Blue gli euro da spendere sono sei.

Soprattutto per chi ricorda il prezzo dei pacchetti delle sigarette, già considerato eccessivo diversi anni fa quando si aggirava intorno ai 4 euro, questi aumenti (almeno in linea teorica) potrebbero rappresentare un importante deterrente nei confronti dell’acquisto.

La fortuna dell’Agenzia dei Monopoli e quindi dello Stato è quella che la gente ha una così forte difficoltà a smettere di fumare che la vendita delle sigarette, con molta probabilità, non subirà cali nemmeno davanti a questo ennesimo rincaro.

I consumi continuano a non calare

È un po’ ciò che avviene anche con gli alcolici: si sottolinea la pericolosità ma la vendita viene comunque permessa. Ed è lo stato a gestirne tasse e prezzi. Negli ultimi tempi i rincari sulle sigarette non sono serviti semplicemente a funzionare come deterrente nei confronti del consumo, ma anche per continuare a fare cassa su un vizio che molti considerano irrinunciabile.

Lo dimostrerà sicuramente il fatto che le vendite, con molta probabilità, non caleranno nemmeno questa volta. Anche se la maggior parte dei fumatori di un certo livello hanno iniziato a prediligere il tabacco sfuso per risparmiare.

Ma va da sé che una politica di aumento dei prezzi come questa in atto porterà anch’essi a dover avere a che fare con una maggiore spesa. Per quel che riguarda questa particolare tipologia di prodotto, ovvero le sigarette, è come un cane che si morde la coda.

I consumi infatti continuano a essere elevati rappresentando allo stesso tempo un problema o una fortuna a seconda del punto di vista. Perché se da un lato il non calare dei consumi rappresenta un problema per la salute dei consumatori, dall’altra parte lo Stato continua a incassare le tasse che ognuno di noi paga su questa tipologia di prodotti.