Dazi, Trump minaccia anche Europa e Italia
In materia di dazi il presidente americano Donald Trump non ha nessuna intenzione di fare sconti. E minaccia di nuove tassazioni anche per l’Europa. E di conseguenza anche per l’Italia.
Conseguenze dei dazi importanti in Italia
È stato calcolato che per noi l’apposizione di dazi potrebbe causare una perdita che varia dai 4 ai 10 miliardi di dollari. L’Europa, in questo momento, starebbe pensando a proporre degli acquisti di armi e gas al fine di evitare tale imposizione.
Quel che è certo è che nel caso in cui Donald Trump non volesse sentir ragioni, l’Unione Europea potrebbe decidere di rispondere in modo altrettanto duro. Analizzando nello specifico la situazione ci si rende conto di quanto l’idea di economia di Donald Trump potrebbe comunque colpire come un boomerang gli stessi Stati Uniti. E non solo perché il presidente continua ad attaccare gli hedge fund e giornali come il Wall Street Journal che sottolineano il loro dissenso.
Ma anche perché dagli stessi paesi ai quali vuole imporre dazi l’America acquista materie prime o servizi importanti. Sebbene sia previsto un colloquio sia con il Canada che con la Cina nelle prossime ore, proprio per parlare di dazi, sono poche le speranze reali di un accordo.
In merito all’Europa, Donald Trump ha sottolineato che “molto presto” i prodotti europei verranno colpiti dai dazi doganali, analogamente a quello che è successo a Cina, Messico e Canada dal 1° febbraio. Secondo l’uomo l’Unione europea e le altre nazioni coinvolte sarebbero, infatti, una delle cause dei 300 miliardi di dollari di deficit statunitense.
Qualsiasi risposta sarà comunitaria
Questo perché mentre gli statunitensi comprano quantità spropositate di prodotti agricoli e automobili dall’estero, al di fuori dei confini americani non avviene lo stesso. Lo ripetiamo, per quel che concerne l’Unione Europea Ursula von der Leyen avrebbe aperto un canale negoziale con la Casa Bianca. Ma è facile comprendere che nel caso in cui non sarà possibile trovare un accordo non mancheranno reazioni anche da questa parte.
L’Italia, a prescindere dalle teoriche simpatie tra governanti, al momento non è esonerata da un potenziale pagamento dei dazi. E dato che la risposta europea sarà data a maggioranza dal Consiglio Europeo, se dovesse mancare un accordo saranno colpite le importazioni di bourbon e whisky, di automobili e dell’agroalimentare. Nonché potrebbe essere presa una posizione più dura in merito alla partecipazione agli appalti pubblici dei Big Tech.
Come già anticipato per l’Italia i dazi danneggerebbero molto l’economia. È più di preciso il settore farmaceutico, quello della moda, quello agroalimentare e della meccanica.